Elezioni. Come hanno vissuto i giovani questa campagna elettorale? Da una mini-indagine sono venute fuori risposte non scontate
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Nell’imminenza delle elezioni politiche, mi sono chiesta come potessi avere testimonianza della percezione dei miei coetanei in merito alla campagna elettorale. Si è rivelato ideale ricorrere ad un piccolo “questionario” tramite Google Moduli che, senza la pretesa di ergersi ad analisi scientifica, restituisse un’indagine sul sentiment del mondo giovanile nei confronti dell’offerta politica attuale.
È doveroso sottolineare che i ragazzi raggiunti fanno parte del mondo associazionistico, si tratta di giovani impegnati attivamente la cui visione e le cui risposte possono tornare utili a fornire uno spaccato del rapporto tra giovani e politica.
Contrariamente alla diffusa convinzione circa l’astensionismo dei giovani, nel nostro campione è emersa una decisa volontà a recarsi alle urne domenica prossima per esprimere la propria preferenza. Meno univoche sono le opinioni in merito all’attrattività della campagna elettorale: l’attività di propaganda politica dei partiti politici e dei principali esponenti è ritenuta poco coinvolgente, nonostante siano stati dibattuti temi e problematiche di cui i giovani si interessano. Forse è anche per questo che, nonostante la decisa intenzione di andare alle urne, la maggior parte dei giovani dimostra di non avere ancora un orientamento preciso su chi votare.
In merito ai canali informativi, la televisione si conferma il mezzo prioritario con cui i giovani si aggiornano sulla situazione politica attuale e i dibattiti in corso. In seconda e terza posizione, quasi a pari merito sul podio, i giornali – probabilmente digitali – e il social network Facebook. Tuttavia, i più giovani non sono sufficientemente a conoscenza delle principali proposte dei partiti politici e, ancora più emblematico della difficile condizione in cui riversa politica italiana, non hanno ben chiari i meccanismi di elezione di deputati e senatori e la legge elettorale.
Sui i temi che dovrebbero essere protagonisti nella scena politica, è forte l’attenzione sulla questione giovanile, il lavoro e l’istruzione dei giovani e, non da meno, l’urgenza dell’emergenza ambientale e climatica.
Questo piccolo esperimento rende evidente quanto sia forte il senso di responsabilità civica avvertita dalle fasce più giovani, le cui esigenze sono state troppo a lungo usate come vessillo da sventolare nei programmi politici dei partiti. Eppure, una fiera cittadinanza attiva non è sufficiente se non è accompagnata da una adeguata educazione civica che punti a formare una matura consapevolezza di alcune pratiche date per scontate: il voto, le elezioni, la sapiente lettura dei programmi politici.
La ricetta per una classe politica a misura di giovane è semplice: servono educazione e coinvolgimento per far sì che i giovani possano arrivare al giorno delle elezioni soddisfatti dell’offerta partitica, consapevoli delle modalità e delle tempistiche del diritto di votare e, non da ultimo, fiduciosi nel valore della politica.
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