Prima delle elezioni regionali gli esponenti di punta della politica calabrese si sono riempiti la bocca della parola “giovani”, poi si sono dimenticati degli impegni sottoscritti. Ma la Rete nata attorno al Manifesto dei giovani calabresi non intende mollare
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Forse qualcuno ha già sentito parlare della rete dei giovani calabresi “Io mi impegno in Calabria”, cui hanno aderito una ventina di gruppi e associazioni* che hanno sottoscritto un manifesto che è stato al centro di un confronto con i candidati Presidenti alle elezioni regionali dell’ottobre scorso.
Ma andiamo con ordine.
Dal mese di marzo a settembre 2021, il Centro Comunitario Agape ha dato vita ad un progetto di coinvolgimento e partecipazione civica denominato “Mettiamoci una croce sopra”, che ha visto protagonisti gli studenti di 13 istituti superiori di secondo grado nella regione Calabria, per un totale di oltre mille ragazzi dell’ultimo anno scolastico.
L’obiettivo del progetto era quello (centrato in pieno!) di sensibilizzare i giovani dell’ultimo anno di scuola superiore sull’importanza del voto, e di dar loro voce su ciò che riguarda il mondo giovanile e il rapporto con la politica.
A conclusione del percorso è stato elaborato, da un gruppo di giovani “millennials” facenti parte di associazioni del terzo settore presenti sul territorio, il “Manifesto dei giovani calabresi”(clicca qui per visualizzarlo), che, come dicevamo, è stato presentato prima delle elezioni presso il Consiglio Regionale Calabria ai quattro candidati alla presidenza, i quali hanno sottoscritto le lettere di impegno rispetto alle proposte presenti all’interno del Manifesto.
Dopo le elezioni, dei candidati che non sono stati eletti alla Presidenza (Bruni, De Magistris e Oliverio) si sono perse le tracce: e questo la dice lunga sulla vecchia abitudine dei politici (anche di quelli che si propongono come “nuovi”) di cercare il contatto ed il confronto con i cittadini e le associazioni soprattutto quando sono alla ricerca dei voti e di dimenticarsene subito dopo.
Sul versante dei vincenti, invece, c’è da dire che il Presidente Occhiuto ha da subito palesato l’intenzione di incontrare il gruppo per co-progettare le risposte alle necessità dei giovani e che nel mese di febbraio 2022 si è svolto un incontro con la Vicepresidente regionale Princi. Un incontro cordiale e amichevole, durante il quale Princi ha manifestato l’intenzione di creare quanto prima un organismo rappresentativo giovanile, con l’obiettivo di dare voce ai giovani, utilizzando l’arma dell’ascolto (solitamente poco usata dalla politica).
Siamo però arrivati a giugno e di fatti ne abbiamo visti zero. Otto mesi sono pochi per dare qualche segnale di serietà rispetto a degli impegni presi e sottoscritti? La parola “GIOVANI” è possibile che debba uscire dalle bocche soltanto nei momenti in cui non vi è nulla di cui parlare? E’ possibile che debba essere sempre un argomento “di scorta”?
I nostri giovani hanno le idee chiare, si sono proposti con tutte le loro competenze e le hanno messe a disposizione gratuitamente per cercare di migliorare il nostro territorio, siano essi giovani che hanno scelto di rimanere, ovvero giovani che lavorano lontano ma che amano così tanto la propria terra da sperare di ritornarci per costruire qualcosa di concreto e bello. Evidentemente le idee e le volontà (politiche) non vanno alla stessa velocità, però i fatti sono ostinati ed a chiacchiere siamo a zero.
Al momento la Rete è ancora in attesa che sia convocato un nuovo incontro a livello regionale per dare concretezza alle idee contenute nel Manifesto.
Nel frattempo, nel pieno rispetto delle rispettive identità, la rete di associazioni ha deciso di unificare le proprie voci, riconoscendosi nella denominazione #IoMiImpegnoInCalabria. Il gruppo di coordinamento della Rete intende raggiungere ulteriori organizzazioni giovanili, nella piena convinzione che la diversità di vedute è sinonimo di ricchezza valoriale e laboriosa, nonché continuare le proprie attività sul Manifesto, provando ad approfondire ogni singola proposta anche attraverso il confronto con specialisti di ciascun tema. Un approccio condiviso, strategico e produttivo, con l’obiettivo di arricchire le proposte e di valutare meglio la loro fattibilità per dare supporto alla programmazione regionale del prossimo quinquennio.
Intanto, per parlare ai giovani e con i giovani di cittadinanza attiva e di politiche giovanili, i ragazzi e le ragazze della rete hanno pensato di realizzare un podcast di nome “BRIO”, avviato in collaborazione con Strill.it , che riproponiamo nell’apposita sezione del nostro sito, NemPodcast.
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* Centro Comunitario Agape, Movimento Sottosopra, Save the Children Calabria, Visionary Hub Calabria, Associazione BeCal, Azione Cattolica, Agesci, Consorzio Macramè, Rete Sociale, Centro Giovanile Padre Valerio Rampicci, Libera Calabria, CSV, Associazione Ottavo Giorno, Associazione Abahki, Movi Calabria, Cereso, C.S.I Calabria, Arci Calabria, FabLab Reggio Calabria, Banco Alimentare Calabria.